NICARAGUA / “Le miniere non producono crescita, né sviluppo”
Víctor Campos, direttore del Centro “Humboldt”, organizzazione ambientalista nicaraguense, interviene sui limiti del modello estrattivista in Nicaragua; dove, a differenza del vicino El Salvador che l'ha proibita del tutto, l'attività mineraria industriale, in particolare l'estrazione di oro e argento, è in forte espansione; da poco, anche con il diretto coinvolgimento dello Stato; al solito, a beneficio di pochi, a scapito di gran parte della popolazione e a detrimento dell'ambiente.
Traduzione e redazione di Marco Cantarelli.
Nell'attualità, in America Latina si parla con frequenza e preoccupazione sempre maggiori dell'incremento del numero di industrie e attività estrattive (v. envío, n. 4, Aprile 2017; ndr). In Nicaragua, cresce l'estrazione di oro e argento; così come si vanno estendendo le coltivazioni intensive di palma africana, arachidi, cotone, banane, canna da zucchero, tabacco: tutte legate a pacchetti tecnologici che richiedono un uso intensivo di agrochimici tossici; in drammatico aumento è anche l'allevamento estensivo e lo sfruttamento delle foreste e della pesca.
Ma vediamo alcuni dati relativi alle attività più importanti per l'economia nazionale.