«Abbiamo fatto germinare le nostre idee per imparare a sopravvivere in mezzo a tanta fame, per difenderci da tanto scandalo e dagli attacchi, per organizzarci in mezzo a tanta confusione, per rincuorarci nonostante la profonda tristezza.
E per sognare oltre tanta disperazione.»


Da un calendario inca degli inizi della Conquista dell'America.
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NICARAGUA / 2020: nasce la Coalizione Nazionale dell’opposizione

Le principali ed eterogenee organizzazioni dell’opposizione azul y blanco – l'azzurro e il bianco sono i colori della bandiera nazionale – hanno annunciato di aver raggiunto un accordo unitario. I dolori di parto, che si sono protratti a lungo, pieni di complicanze, sembrano finalmente sfociare nella nascita di qualcosa di nuovo. In questo contesto, la gioventù del XXI secolo, quella che è insorta nell’Aprile 2018 e che ha risvegliato l'intero Paese, cerca di farsi strada tra il terrorismo di Stato e la radicata e stantia cultura politica che affligge anche le forze di opposizione.

Traduzione e redazione di Marco Cantarelli.

«Il Nicaragua sta partorendo una nuova storia e per questo c'è dolore, angoscia, sangue»: con queste parole, il sacerdote Edwin Román della parrocchia di Masaya si è rivolto ai fedeli raccolti per la messa della Vigilia di Natale, in una chiesa illuminata da mille candele. 40 giorni prima, mettendo a rischio la propria salute (in quanto diabetico, ndr), il sacerdote aveva accompagnato dieci donne che, nello stesso tempio, avevano inscenato uno sciopero della fame per ottenere il rilascio dei loro familiari, prigionieri politici del regime. La repressione con cui la dittatura ha risposto alla protesta (v. qui) ha scioccato il Paese e riproposto all’attenzione internazionale la situazione in Nicaragua.

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