«Abbiamo fatto germinare le nostre idee per imparare a sopravvivere in mezzo a tanta fame, per difenderci da tanto scandalo e dagli attacchi, per organizzarci in mezzo a tanta confusione, per rincuorarci nonostante la profonda tristezza.
E per sognare oltre tanta disperazione.»


Da un calendario inca degli inizi della Conquista dell'America.
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Honduras

Titolo del progettoResilienza alle calamità naturali, recupero della cultura indigena e opportunità di sviluppo ecosostenible.

foto1 progetto Honduras x sito

Data di inizioGennaio 2022.

PartnerComisión de Acción Social Menonita, associazione honduregna legalmente costituita nel 2013.

Co-finanziatoriIl progetto è co-finanziato con Fondi Otto per Mille della Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi italiane (bandi 2021 e 2022).

 Obiettivi
In generale, facilitare la transizione ad una agricoltura ecosostenibile, recuperando le ancestrali conoscenze indigene, e fortificare la resilienza delle famiglie colpite da calamità naturali.
Nello specifico, favorire la ripresa della produzione agricola e il raggiungimento della sicurezza alimentare di un gruppo di 80 famiglie maya ch’orti’ colpite da calamità naturali.

Contesto di riferimentoL’intervento si svolge nel Dipartimento honduregno di Copán, municipio di Copán Ruinas (superficie 371.000 km2; abitanti 29.378 [2001]; densità di 79,19 ab./km2). 
Nella zona si trova un famoso sito archeologico maya, con alcuni dei reperti più importanti del periodo classico maya, riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio dell'Umanità nel 1980.

mappa Honduras

A causa dei cambiamenti climatici in atto nel pianeta, frutto di un distorto modello di sviluppo, gli uragani, da sempre comuni nella regione, si sono intensificati sia in numero che in potenza distruttiva.
L’impatto degli uragani Eta e Iota, succedutisi a breve distanza l’uno dall’altro nel novembre 2020, ha causato nel territorio considerato, il più colpito in Honduras, lo sfollamento forzoso di centinaia di famiglie e l’isolamento di numerosi villaggi; ha danneggiato l’80% della già precaria rete viaria locale; ha distrutto la quasi totalità delle colture agricole di mais, fagioli, ortaggi, che assicurano i livelli di sussistenza di gran parte delle famiglie contadine; e gravemente compromesso il raccolto di caffè e pomodori, principali prodotti di esportazione locale, dal momento che le piantagioni non sono state più raggiungibili come, del resto, non lo erano le vie di accesso ai mercati per vendere i prodotti.
Ed anche per l’altra, importante risorsa locale, qual è il turismo, le prospettive sono critiche, anche a causa della pandemia da COVID-19 in corso.
Del resto, la drammatica sequela di uragani e tormente tropicali si è abbattuta su un territorio già gravemente segnato dalla deforestazione e dallo sfruttamento agro-zootecnico intensivo, e su popolazioni già provate dalla crisi sociale ed economica. Ciò sta spingendo molti honduregni a migrare verso il Nordamerica e l’Europa, anche per sfuggire ai livelli altissimi di violenza criminale, soprattutto legata al narcotraffico. Nei fatti, le carovane di migranti sono solite formarsi proprio in quel territorio prossimo alla frontiera con il Guatemala.                                              

DescrizioneL’intervento si configura nel contesto post/emergenziale seguito alle devastazioni provocate dagli uragani Eta e Iota nel novembre 2020 e risponde alle esigenze primarie di 54 famiglie maya ch’orti’ di 13 villaggi del municipio di Copán Ruinas, Honduras, in condizioni di estrema povertà, che necessitano di riprendere la produzione agricola, raggiungere la sicurezza alimentare e migliorare i propri livelli di vita.

MetodologiaIl progetto ripropone modalità di intervento già proficuamente sperimentate in circostanze analoghe in Centroamerica, in particolare in aree indigene, basate sulla mobilitazione delle risorse locali – familiari, comunitarie, della società civile organizzata e degli Enti istituzionali –, di concerto e con una visione comune, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. 

AttivitàIl progetto si articola in una serie di attività formative: di preparazione dei promotori comunitari; sulla denutrizione in area indigena, con la partecipazione delle autorità ancestrali maya ch'orti'; per la selezione delle famiglie partecipanti e la programmazione del lavoro comunitario; di concertazione tra produttori agricoli e fornitori.
Per favorire la ripresa della produzione agricola e il raggiungimento della sicurezza alimentare delle famiglie maya ch’orti’ colpite da calamità naturali, il progetto fornirà inputs produttivi, mediante la creazione di fondi:
per l’acquisto e la dotazione di attrezzi agricoli alle famiglie beneficiarie; per l’acquisto e la dotazione di sementi, con particolare attenzione alla scelta di varietà autoctone; per il pagamento di lavoro comunitario di salvaguardia ambientale del territorio, che fortifichi la resilienza di fronte al prevedibile impatto di nuovi uragani.

 foto2 progetto Honduras x sito

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